Il casco nello sci alpinismo

L’IMPORTANZA DEL CASCO NELLO SCI ALPINISMO
Questo argomento è più che mai di attualità in questo periodo, dove le nostre montagne sono finalmente (dopo tanti anni) piene di neve…e che neve!
Uno splendore per noi che pratichiamo scialpinismo nel Nord Est d’Italia, ma le foto e i racconti dei nostri amici e clienti di tutta Italia confermano che questa è una stagione eccezionale dal punto di vista neve.
Ci mancava da molti anni, tralasciamo il capitolo dpcm e zone colorate, e cerchiamo di approfondire il tema caschetto nello sci-alpinismo. Nello sci alpino ormai da anni l’utilizzo del casco è universalmente adottato, nello sci alpinismo invece alcuni lo indossano ed altri no.
Le motivazioni per cui indossarlo sono molte, sia in condizione di grande innevamento sia con innevamento modesto.
Ci si può trovare a doversi proteggere da caduta di pietre o blocchi di ghiaccio, in particolar modo nei canaloni. Nella discesa o nelle salite tecnicamente impegnative il pericolo di caduta è sempre presente, quindi la testa dovrebbe essere protetta il più possibile.
Il casco diventa dunque una scelta saggia, prediligendone possibilmente uno da sci alpinismo in grado di soddisfare le esigenze dello sciatore. I requisiti fondamentali che deve avere un buon casco da sci-alpinismo sono:
- Ventilazione: in particolar modo in salita lo sforzo fisico è considerevole, e il casco deve essere bene ventilato per non risultare poco confortevole;
- Leggerezza: mai come in altri sport la leggerezza è importante, anche in questo caso soprattutto in salita se ne apprezzano i benefici;
- Robustezza: soprattutto in discesa, le cadute possono essere molto rovinose, il casco deve proteggere appieno lo sciatore.
Petzl presenta sul mercato due ottimi prodotti per lo sci alpinismo: il Meteor e lo Sirocco. Sono caschetti polivalenti ovviamente, ideali per le scalate ma pensati anche per lo sci alpinismo. Il Meteor è un pochino più pesante dello Sirocco (240 gr il primo, 170 gr il secondo), avendo la calotta esterna in policarbonato e saldata direttamente con un guscio interno in polistirolo espanso (EPS) in un unico pezzo con la tecnologia In Mold, mentre per lo Sirocco si ha costruzione ibrida con calotta in schiuma EPP (polipropilene espanso) e guscio rigido iniettato con una schiuma EPS.
Sono entrambi caschi molto avvolgenti, vestibilità ottima e ventilazione perfetta.
Noi di Verona Verticale per lo sci alpinismo preferiamo il Meteor, ma è un’opinione puramente personale ed esprimiamo la nostra preferenza perché siamo un pochino stufi di chi dice che tutti i prodotti sono perfetti…ognuno ha le proprie esigenze quando sceglie uno strumento. Vi diciamo volentieri che noi usiamo il Meteor ma chiunque è in grado di comprendere che questo non vuol dire che lo Sirocco non vada bene, anzi è un super casco! La preferenza di un modello piuttosto che un altro è puramente soggettiva, ma l’importante, come per anni ci ha ricordato Nico Cereghini è: “casco ben allacciato, luci sempre accese anche di giorno e prudenza sempre”!
L’uso di un buon casco non ci esula comunque dal rispettare le regole minime di sicurezza, tra le quali ricordiamo quantomeno: Artva, Pala, Sonda e Bollettino valanghe.